Rossi o bianchi, pastosi o frizzanti, d'annata o giovani i vini piemontesi sono tra i più pregiati e apprezzati al mondo.
Con oltre 50 tipologie docg e doc, il Piemonte è una delle regioni italiane con la maggiore varietà di etichette, quasi tutte di grande eccellenza. I vigneti piemontesi hanno un estensione di 48.100 ettari.
Il Piemonte è celebre per la sua produzione di vini rossi, i più famosi dei quali sono senz’altro Barbaresco, Barbera, Barolo, Nebbiolo e Roero.
Due vini minori in termini di celebrità ma non certo meno importanti sono il Dolcetto, prodotto con le sole uve del vitigno omonimo, un vino rosso pregiato dal caratteristico aroma vinoso e dal sapore gradevolmente amarognolo e il Freisa, anch’esso ottenuto con il 100% di uve del relativo vitigno, un vino rosso rubino dal sapore amabile fresco.
Il re dei vini piemontesi è il Barolo. E’ DOC dal 1966 e DOCG dal 1980. Prodotto esclusivamente con le uve Nebbiolo di 11 comuni delle Langhe deve invecchiare almeno 38 mesi, a decorrere.
Il termine “Riserva” compare in etichetta dopo cinque anni di affinamento.
Il Barolo nella versione “chinata”, è uno dei pochissimi vini che si abbina degnamente al cioccolato amaro.
Altro vino pregiato è il Nebbiolo ed è il più antico del Piemonte.
Sull’origine del nome esistono due correnti di pensiero. Secondo alcuni, la pruina, la patina cerosa che si forma e ricopre gli acini, dà l’impressione che il grappolo sia avvolto da una soffice nebbia.
L’Unesco ha insignito le Langhe, il Monferrato e il Roero come siti riconosciuti come parte del patrimonio artistico e ambientale dell’umanità.
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